La rivista scientifica
ha pubblicato nel mese di marzo 2018 un articolo inerente un protocollo di chirurgia implantoprotesica che ho perfezionato negli anni
Per gentile concessione della redazione riporto, oltre all’abstract, tutto l’articolo per esteso.
OBIETTIVI
Gli obiettivi di questa metodica sono riabilitare protesicamente l’arcata edentula, realizzare il recupero implantoprotesico in tempi ragionevolmente ridotti, restituire funzione e sorriso al paziente.
MATERIALI E METODI
Il trattamento prevede nelle varie fasi, in successione: estrazioni, laddove necessarie; apertura di un lembo chirurgico; posizionamento di impianti in osso nativo e/o alveoli post-estrattivi; ampliamento di cresta e/o chirurgia ricostruttiva laddove necessaria; posizionamento di una protesi precostruita tipo Toronto a carico immediato. In particolare, la sistematica implantare utilizzata presenta una connessione conometrica “cono morse”.
RISULTATI
Con questa metodica è possibile riabilitare un’arcata totalmente o parzialmente edentula sia dal punto di vista funzionale che estetico.
CONCLUSIONI
È possibile affermare che la metodica descritta permette:
– l’utilizzo di sedi di osso nativo idonee per altezza e spessore oppure deficitarie con l’ausilio della chirurgia ossea ricostruttiva;
– l’utilizzo di sedi alveolari postestrattive immediate con chirurgia ossea ricostruttiva;
– l’utilizzo migliore dei tessuti molli cheratinizzati nell’intercettare l’emergenza implantare al loro interno;
– la funzionalizzazione della protesi attraverso un’occlusione bilanciata;
– l’ottenimento di un’ottima estetica del sorriso.