Il messaggio mediatico di questi ultimi anni a proposito del trattamento della parodontite avanzata è sempre più quello di estrarre i denti naturali sostituendoli con impianti. E’ sempre giusto??? E’ sempre necessario??? Esistono soluzioni per salvare i denti naturali???
Abbiamo suddiviso in due categorie le soluzioni alternative all’impianto:
SOLUZIONI NON CHIRURGICHE
ANTIBIOTICOTERAPIA LOCALE
Nelle gengiviti diffuse e nella parodontite avanzata spesso ci troviamo di fronte a gravi situazioni infiammatorie dei tessuti molli e dei tessuti duri. I sintomi più frequenti sono rappresentati da gonfiore, colorito violaceo, sanguinamento, ascessi, retrazioni gengivali e tasche parodontali. Nell’ottica di contenere e arrestare il processo infiammatorio si ricorre all’utilizzo di un antibiotico locale in gel (metronidazolo) direttamente nella tasca parodontale. I risultati clinici, riscontrabili anche in letteratura, si traducono in:
- Normalizzazione dell’aspetto dei tessuti molli
- Diminuzione del sanguinamento
- Scomparsa del dolore
- Riduzione del sondaggio
TERAPIA LASER
Il trattamento laser in parodontologia costituisce senza dubbio la nuova frontiera della terapia non chirurgica. La particolare luce emessa dalla sonda laser all’interno del solco parodontale ci permette di ottenere
- Azione sterilizzante all’interno del solco con particolare efficacia sui batteri gram negativi anaerobi
- Azione emostatica con eliminazione del tessuto infiammatorio di granulazione e rapida riduzione del sanguinamento
- Azione biostimolante nei processi di guarigione dei tessuti molli
SOLUZIONI CHIRURGICHE
TERAPIA CHIRURGICA CON INNESTI DI CONNETTIVO
Si tratta di una terapia chirurgica finalizzata alla copertura delle recessioni gengivali. La recessione gengivale è rappresentata da una condizione di scopertura radicolare a cui consegue spesso sensibilità e antiestetismo. Il protocollo chirurgico prevede un prelievo di tessuto connettivo dal palato nel suo spessore interno. Questo tessuto adeguatamente trattato verrà poi utilizzato per coprire la recessione ricostruendo la primitiva forma della gengiva compromessa.
TERAPIA CHIRURGICA CON LEMBI PARODONTALI
Questo trattamento chirurgico è indicato nei casi di parodontite avanzata con gravi sondaggi e conseguente perdita di supporto osseo. Il lembo prevede un’ apertura dei tessuti molli simile all’apertura della pagina di un libro. La possibilità di scoprire in tal modo la radice del dente e l’osso sottostante ci permette di togliere tartaro e batteri dal cemento radicolare e rimodellare o ricostruire l’osso di supporto. Dopo un adeguato trattamento delle superfici compromesse si completa con una sutura di riposizionamento della gengiva che porterà ad una guarigione parziale o completa del difetto osseo.
CONCLUSIONI
Da quanto descritto è facilmente comprensibile come i nostri denti, pur compromessi da un punto di vista parodontale possano essere trattati e recuperati. Ovviamente le cure chirurgiche e non chirurgiche descritte non sempre sono applicabili, ovvero esistono situazioni terminali in cui la sostituzione dell’elemento naturale con un impianto risulta obbligata. Resta il fatto che varie opportunità terapeutiche di recupero esistono e che devono essere deontologicamente applicate con l’obiettivo di mantenere per il possibile il patrimonio naturale che madre natura ci ha regalato.